Gordiano Lupi recensisce sulla rivista Leggere:tutti la raccolta poetica d’esordio di Claudia Calabresi, dentro, uscita per ExCogita nella collana Le Astarti.

Dentro si divide in 4 sezioni autonome che compongono altrettanti aspetti di un unico sentire: SerraUn’eraCarne viva e Cara. Resta raccolta unitaria, non antologica, ma volta a racchiudere nel campo più intimo tutta l’interiorità poetica, la zona imperscrutabile dell’animo umano, in un percorso accidentato e complesso, per aprirsi al mondo, alla vita esteriore, tra fughe oniriche e slanci verso l’infinito.

Ottimi gli aspetti più intimi, con descrizione poetica della città: in questo abisso di casa, in questa Genova / tentata, non sgridarmi se parlo / solo di buio e non mi trovo / buffa, e in generale non mi trovo / manco se andiamo al mare / ma sbriciolo il paesaggio in una corsa, / una veduta di ringhiera, il parco al sole / e faccio foto ai vecchi di nascosto.

Il verso è libero, spezzato in enjambement nervosi, spesso frantumati e aspri, scevri da tentazioni musicali classiche, ma forbiti ed eleganti. Il dolore più intimo si fa poesia

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