Nell’anniversario della nascita l’omaggio allo scrittore più “agro”, con un’intervista di Simonetta Fiori alla figlia Luciana, editrice che non ha mai smesso di coltivarne la memoria, due lettere inedite e gli articoli di Dario Olivero e Francesco Piccolo.

Dello scrittore, nato il 14 dicembre del 1922 e scomparso il 14 novembre del 1971, Simonetta Fiori ha incontrato la figlia, che oltre al cognome ne ha ereditato il nome, Luciana, insieme all’inconfondibile espressione irriverente. Da oltre vent’anni fa l’editrice, dopo una vita da traduttrice di Joyce e Woolf, e del padre non ha mai smesso di coltivare la memoria: “Faccio l’unica cosa che mi pare giusto fare e cioè rimettere in circolo le sue parole. Negli ultimi anni è prevalsa la leggenda dello scrittore alcolizzato eternamente con la sigaretta in bocca, ma Bianciardi era molto altro. Mi piacerebbe che prima o poi venisse fuori” confessa e poi ricorda: “Nel giorno dell’allunaggio ci invitò a pensare solo alla luna di Leopardi, perché quella conquistata da Neil Armstrong non sarebbe servita a niente. Alla sua maniera, era sempre avanti rispetto agli altri”. E di Bianciardi “padre prodigo e tardivo” pubblichiamo anche due lettere inedite ai suoi figli, tra scherzi, giochi di parole, ironia e amarezza.

Qui la copertina di Robinson.

Qui l’intervista completa di Simonetta Fiori a Luciana Bianciardi.